Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr.ssa Michela Barducco
Dietista, Naturopata, Counselor e Floriterapeuta
Riflessologa
Alimentazione e trattamenti naturali
LO SCALOGNO
Lo scalogno appartiene (come la cipolla, l'aglio e il porro) alla famiglia delle Liliacee, ha un apporto calorico limitato e ha proprietà diuretiche e disintossicanti.
L'aroma particolare (simile a quello della cipolla ma più delicato, che ricorda vagamente l'aglio) è dovuto alla presenza di solfuro d'allile, sostanza ad azione disinfettante e diuretica.
Lo scalogno contiene selenio, sostanza antiossidante, con proprietà anti-invecchiamento, silicio, utile nella prevenzione dell'osteoporosi e per avere unghie e capelli belli e sani, vit. C, rilevante soprattutto se lo scalogno è consumato crudo dato che è termolabile, vit. A e vitamine del gruppo B; lo scalogno contiene anche flavonoidi, soprattutto antocianine, utili per la salute dei capillari e per la circolazione, e quercitina, utile per il controllo della pressione (soprattutto la diastolica, cioè la minima), quindi soprattutto in caso di ipertensione.
In cucina lo scalogno viene spesso usato al posto della cipolla per ottenere preparazioni più delicate e aromatiche e può essere utilizzato sia cotto (così tuttavia perde alcune delle proprietà benefiche), ad esempio nelle zuppe o come ingrediente di sughi, salse, ripieni, frittate (meglio se cotte al forno!) e torte salate, sia crudo, ad esempio per arricchire e dare sapore alle insalate (oltre ad avere un sapore più delicato rispetto all'aglio e alla cipolla ha anche il vantaggio di appesantire meno l'alito); sul mercato è possibile trovare lo scalogno sia fresco sia secco, ma quello fresco, oltre ad essere più saporito, è più ricco di sostanze benefiche.
Crema di scalogno (per 4 porzioni)
Mettere in una pentola 10 scalogni affettati con 4 patate medio-piccole (c. 400 g) tagliate a dadini e 2 carote affettate; portare a ebollizione con 1 l c. di brodo vegetale e proseguire la cottura per c. mezz'ora.
Unire delle foglioline di timo, poco latte o latte di soia e frullare fino ad ottenere un composto cremoso; regolare di sale e unire una macinata di pepe.
Questa crema può essere consumata sia calda sia tiepida.