Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr.ssa Michela Barducco
Dietista, Naturopata, Counselor e Floriterapeuta
Riflessologa
Alimentazione e trattamenti naturali
Il mio blog
Posted on February 3, 2013 at 6:18 PM |
L’allattamento al seno nei
primi 6-12 mesi di vita (esclusivo per i primi 6 mesi, con adeguata
alimentazione complementare successivamente) oltre ad essere il modo naturale
per alimentare il neonato è in grado di favorire la
salute e il corretto sviluppo del bambino; l'allattamento al seno è associato ad un maggiore
sviluppo delle difese immunitarie e svolge un’azione preventiva su alcuni
disturbi e malattie, diminuisce l’incidenza e, in caso si presentino comunque,
la gravità di diarrea, infezioni respiratorie, otite media, meningite
batterica, botulismo, infezioni urinarie ed enterocolite, è associato ad un
rischio minore di sviluppare allergie, obesità infantile e riduce il rischio di
sviluppare diabete di tipo 1.
Ovviamente per
garantire un ottimale stato di salute della madre durante l'allattamento e per
ottenere dallo stesso i maggiori effetti positivi per il neonato è importante
che la madre si alimenti correttamente durante questa delicata fase; lo stato nutrizionale e la dieta
della madre possono influenzare la quantità e la qualità del latte materno.
Durante l’allattamento sono sfruttati quei depositi energetici che si sono formati nel corso
della gravidanza sotto forma di tessuto adiposo, perciò nonostante l’elevato
costo energetico della produzione del latte materno sarà sufficiente un supplemento energetico di 500 kcal rispetto ai
fabbisogni di base della donna (200 kcal in più rispetto al secondo e terzo
trimestre di gravidanza): le indicazioni per eventuali aumenti calorici
devono tuttavia essere adattati alle necessità individuali, tenendo conto anche
dell’aumento di peso al termine della gravidanza, onde evitare che la nutrice
aumenti ulteriormente di peso durante l’allattamento (il surplus energetico
richiesto può essere in parte bilanciato dall'utilizzazione delle riserve di
grasso create durante la gravidanza), cosa particolarmente importante in caso
di sovrappeso od obesità della madre.
Il modello dietetico adatto per la nutrice è simile a quello consigliato
per la gestante con particolare attenzione ai seguenti aspetti:
Per quanto riguarda il metodo di preparazione degli alimenti è auspicabile dare la preferenzaa piatti cucinati in modo semplice rispetto a piatti più elaborati: vanno quindi preferiti metodi di cottura che non prevedono l’uso di grassi o che comunque ne limitino l’impiego rispetto a metodi quali frittura o cotture prolungate con quantità di grassi abbondanti. Come grasso da condimento andrà sempre preferito l’olio extra vergine di oliva da usare sia in cottura sia,
preferibilmente, a crudo. Alcuni alimenti possono conferire
un sapore sgradevole al latte, tra questi in particolare aglio,
cipolla, erba cipollina, porro, cicoria, cavoli, verza, cavolfiori, broccoli,
asparagi, soprattutto se assunti in grande quantità; non si tratta comunque di
alimenti in grado di alterare la composizione qualitativa del latte, perciò non
esiste una vera e propria controindicazione al loro consumo e inoltre, se la mamma ha assunto regolarmente
questi alimenti durante la gravidanza, le sostanze aromatiche in essi contenute
attraverso il liquido amniotico sono già state “assaggiate” dal feto che è
probabile si sia abituato al loro gusto. Comunque è consigliabile evitare
quegli alimenti dai sapori forti che risultino essere una novità e monitorare
eventuali relazioni tra assunzione e scarso gradimento del latte da parte del
neonato.
Alcuni alimenti (formaggi
fermentati, crostacei, cioccolato, cacao, fragole, pesche) assunti dalla madre
possono scatenare nel lattante reazioni
pseudo – allergiche, pertanto è preferibile evitarne l’assunzione, con
particolare attenzione nel caso vi sia familiarità per allergie.
Durante l’allattamento andrà limitata l’assunzione di sostanze eccitanti e alcol, evitando tassativamente i superalcolici; un eccesso di caffeina provoca nel
lattante irritabilità e insonnia e l’alcol etilico può inibire la montata lattea,
inoltre passando nel latte può provocare
nel lattante sedazione, ipoglicemia, vomito e diarrea (la birra non ha nessun
ruolo nel favorire la secrezione di latte e può rendere il latte amaro e quindi
sgradito al lattante). |
Categories: Linee Guida per una sana alimentazione
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Handbags says...
Very well written, I hope next time can be good, thanks for sharing
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