Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
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Dr.ssa Michela Barducco
Dietista, Naturopata, Counselor e Floriterapeuta
Riflessologa
Alimentazione e trattamenti naturali
Il mio blog
Posted on January 3, 2013 at 4:51 PM |
Come possiamo mettere in pratica le Linee Guida per una sana alimentazione? Chiarimenti e suggerimenti per passare dalla teoria alla pratica, vedendo le linee guida una per una. Vediamo insieme la settima delle linee guida Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata Come e perché metterla in pratica? Perché in quantità controllata? A parte l'acqua (ed eventualmente quantità variabili di zucchero), le bevande alcoliche contengono soprattutto etanolo: si tratta di una sostanza non essenziale che se introdotta in quantità eccessiva può risultare tossica, mentre in quantità moderata viene tollerata senza problemi. L'etanolo apporta una certa quantità di calorie ma non principi nutritivi utili all'organismo, perciò a volte si sente dire che apporta "calorie vuote" e non è di aiuto quando si voglia tenere sotto controllo il peso corporeo; 1 g di alcol apporta 7 kcal e per calcolare i grammi di alcol contenuti in una bevanda alcolica dobbiamo moltiplicare il contenuto di alcol espresso in gradi per 0,8: 1 bicchiere di vino (125 ml) apporta c. 85 kcal (il valore può variare leggermente in base alla gradazione alcolica), 1 lattina di birra chiara apporta c. 100 kcal, 1 bicchierino (40 ml) di superalcolico (ad esempio grappa, vodka o rhum) apporta c. 95 kcal. L'abuso di alcol può provocare squilibri nutritivi (anemia, dislipidemie), gastrite, cirrosi epatica, danni al pancreas, danni a carico del sistema nervoso centrale e periferico (tremori, neuropatia periferica, psicosi, demenza), problemi cardiovascolari. Come bere? Bere alcolici a stomaco pieno è meglio, perché fa sì che l’etanolo sia assorbito più lentamente; la concentrazione di etanolo nel sangue dipende quindi dalla quantità assunta, dalle modalità di assunzione (assunzione a digiuno o a stomaco pieno o ancora meglio a pasto), dalla composizione corporea, dal peso, dal sesso (nella donna il meccanismo di metabolizzazione del'alcol è meno efficiente che nell'uomo), da fattori genetici, dalla quantità di acqua corporea (quindi vale sempre la regola di bere molta acqua per avere un'idratazione ottimale), dalla capacità individuale di metabolizzare l’alcol, dall'abitudine all'assunzione di alcolici. Oltre alla quantità e alla modalità è importante anche la frequenza di assunzione, cioè non bisognerebbe superare la capacità del fegato di metabolizzare l'alcol, in modo da smaltire al meglio l'etanolo introdotto: un uomo di 70 kg impiega c. 1 ora a metabolizzare 6 g di alcol, quindi per metabolizzare 1 bicchiere di vino impiegherà c. 2 ore. Ci sono anche effetti positivi? Un consumo regolare ma moderato di alcolici a bassa gradazione (vino, soprattutto rosso ma anche bianco, e in misura minore birra) può avere effetti positivi, soprattutto a livello cardiovascolare e in particolare rispetto al rischio di cardiopatia ischemica, grazie all'apporto di sostanze antiossidanti, in particolare per l'apporto di polifenoli. Per ottenere gli effetti positivi resta valida la regola del consumo moderato, durante i pasti principali. Quanto bere? Un consumo moderato può consistere in 2-3 U.A. (Unità Alcoliche) al giorno per l'uomo e 1-2 U.A. per la donna; se queste quantità (da assumere durante i pasti principali) vengono superate gli effetti negativi superano gli effetti positivi. 1 U.A. (corrispondente a c. 12 g di etanolo) è contenuta in
Situazioni particolari
In pratica come dobbiamo comportarci?
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Categories: Linee Guida per una sana alimentazione
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