Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr. sa Michela Barducco - Dietista, Naturopata, Counselor, Floriterapeuta, Riflessologa
Albenga - Finale Ligure - Savona - Genova
Dr.ssa Michela Barducco
Dietista, Naturopata, Counselor e Floriterapeuta
Riflessologa
Alimentazione e trattamenti naturali
Il mio blog
Posted on October 10, 2016 at 6:46 PM |
![]() |
Il porridge può essere preparato sia con latte vaccino sia con latte vegetale (io utilizzo il latte di soia) e in questo caso sarà ideale per chi non assume latte e derivati (ad esempio in caso di intolleranza al lattosio, allergia alle proteine del latte vaccino, dieta vegana); in ogni caso avrete una prima colazione saziante, a basso indice glicemico, ricca di fibre e povera di grassi, quindi adatta a chiunque e in particolare a chi ha la necessità di favorire il controllo glicemico, il controllo del peso e in caso di stipsi e dislipidemia (soprattutto se utilizzate il latte vegetale). Per 1 persona La sera unite in un barattolo di vetro (con coperchio) 40-50 g di fiocchi di cereali integrali di vostra scelta (io di solito uso fiocchi d'avena e orzo), 1 C di semi di zucca e di chia (i semi di chia daranno anche maggiore consistenza alla preparazione), 20-30 g c. di frutta essiccata (a me piace soprattutto con albicocche o datteri a pezzetti, ma è possibile scegliere anche altra frutta essiccata e sperimentare diverse combinazioni) e c. 200 ml di latte vegetale o di latte vaccino (per una preparazione più cremosa è possibile utilizzare metà latte e metà yogurt); mescolate bene, chiudete con il coperchio e riponete in frigo. La mattina aggiungete qualche gheriglio di noce o qualche mandorla e, se volete, qualche pezzetto di frutta fresca e la vostra colazione sarà pronta. Se avete tempo e i primi freddi vi fanno desiderare una colazione calda potete anche provare la ricetta classica del porridge. |
Posted on November 1, 2015 at 9:34 AM |
![]() |
Dopo aver sbucciato l'ananas ed averne eliminato il torsolo (che eventualmente potrete utilizzare centrifugandolo con altri frutti o frullandolo per inserirlo nella preparazione di torte dolci) tagliatelo a fette molto sottili che riporrete in frigo. Raccogliete il succo che fuoriesce dall'ananas e frullatelo con mezzo avocado,il succo di mezzo limone e 1 C di olio evo. Cospargete con 1 c di paprica dolce. Questo piatto si presta ad essere servito come antipasto leggero o come accompagnamento a piatti di carne (l'ananas è infatti in grado di facilitare la digestione delle proteine). |
Posted on October 29, 2015 at 5:26 PM |
![]() |
Posted on October 26, 2015 at 8:50 PM |
![]() |
Amalgamare 150 g di farina di ceci e 50 g di farina con 300 ml di acqua (per un piatto più nutriente possiamo usare metà acqua e metà latte di soia); lasciare riposare per c. 10'. Cuocere in forno a 200°C con carta da forno finché prende colore e girando a metà cottura o in padella antiaderente. |
Posted on October 26, 2015 at 8:19 PM |
![]() |
Lessare 200 g di lenticchie rosse decorticate e 1 cipollain brodo vegetale per c. 20'. Infornare e cuocere in forno a 200°C per c. 20'. |
Posted on October 25, 2015 at 7:16 PM |
![]() |
Frullate
400-500 g
di barbabietola precotta con 320
g di ceci bolliti, 2 C di tahin (crema di sesamo), il succo di 1
limone, 1 pizzico di sale, 1 c di cumino e olio evo, fino ad ottenere una crema
omogenea (all'occorrenza aggiungete un filo d’olio o acqua). Accompagnate
con verdure crude (o al vapore) e pane tostato. Ottimo come antipasto, seguito da un primo piatto condito semplicemente con verdure o salsa di pomodoro. |
Posted on January 9, 2015 at 10:36 AM |
![]() |
Ottimo alimento per chi non assume latte e derivati (ad esempio in caso di intolleranza al lattosio, allergia alle proteine del latte vaccino, dieta vegana) e vuole fare una prima colazione saziante, a basso indice glicemico, ricca di fibre e povera di grassi; quindi adatto a chiunque e in particolare a chi ha la necessità di favorire il controllo glicemico, il controllo del peso e in caso di stipsi e dislipidemia. Per 1 persona Mescolare in un pentolino antiaderente 40 g c. di fiocchi d'avena con 200 ml c. di latte di soia, lasciare riposare per 5-10' e successivamente cuocere su fuoco basso per 5' c. Fuori dal fuoco aggiungere a piacere 1 porzione di frutta fresca o secca a dadini (1 piccola banana/1 mela/1 pera/30 g c. di albicocche secche/prugne secche/datteri/fichi secchi) e/o frutta in guscio o semi (10-20 g di noci/mandorle tritate o spezzettate o semi di lino macinati a freddo). A me piace aggiungere una spolverata di cannella o di cacao amaro; chi desidera dolcificare il porridge può aggiungere poco sciroppo d'agave. Lasciare riposare qualche minuto prima di consumare. |
Posted on February 24, 2014 at 11:18 AM |
![]() |
Questa torta, adatta a colazione per tutti e per la merenda dei bambini (o di chi ha uno stile di vita attivo e non ha problemi nel controllo del peso corporeo), è particolarmente ricca di fibre (per la presenza delle banane e l'utilizzo di farina integrale) e povera di colesterolo e grassi saturi (sono presenti 2 uova ma viene utilizzato olio anziché burro), quindi adatta in caso di dislipidemia e in tutti i casi in cui si vuole limitare l'apporto di colesterolo e grassi saturi. Il contenuto di fibre la rende utile in caso di stipsi e contribuisce ad abbassarne l'indice glicemico; è inoltre indicata in caso di intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte vaccino, essendo priva di latte e derivati. Sbattere 2 tuorli (tenere gli albumi da parte, per poi montarli a neve con 1 pizzico di sale) con 140 g di miele (se non amate il sapore del miele è possibile sostituirlo con altrettanto zucchero di canna); aggiungere 120 g di olio evo e continuare a sbattere. Unire al composto 2 banane affettate e 70 g di mandorle tritate e frullare con il frullatore ad immersione; unire ancora 225 g di farina integrale miscelata a 1/2 bustina di lievito in polvere e se vi piace 1 pizzico di cannella e sbattere ancora con le fruste per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Incorporare infine gli albumi montati a neve. Cuocere in forno a 180°C (utilizzando una teglia unta e leggermente infarinata) per c. 30-40' (finché uno stecchino di legno infilato al centro del dolce ne uscirà asciutto). |
Posted on January 2, 2014 at 8:49 PM |
![]() |
Ingredienti per 4 persone 1 cavolfiore piccolo, 1/2 kg di cavolini di Bruxelles, 400 g c. di tofu, 1/2 l di latte di soia, 2 C di farina, sale, peperoncino Lessare al dente in acqua leggermente salata il cavolfiore diviso in cimette e i cavolini di Bruxelles. Frullare il tofu con la farina, il latte di soia e 1 pizzico di sale e cuocere a fiamma bassa in modo da fare addensare la salsa; regolare di sale e unire 1 pizzico di peperoncino in polvere o peperoncino macinato al momento. Disporre in una pirofila antiaderente o rivestita con carta da forno il cavolfiore e i cavolini lessati in precedenza e versarvi sopra la salsa ottenuta. Volendo è possibile aggiungere in superficie 1 manciata di mandorle tritate grossolanamente: in questo modo il piatto sarà un po' più calorico ma ancora più ricco di nutrienti (le mandorle sono una buona fonte di grassi insaturi, oltre a contenere proteine e calcio). Passare in forno caldo per 10' c. e gratinare leggermente. Questo è un ottimo secondo piatto, ricco di proteine, fibre e sali minerali; contiene inoltre sostanze antiossidanti ed antitumorali. Indicato quando si vuole limitare l'apporto calorico (in caso di sovrappeso e obesità o comunque per evitare eccessi calorici), perché povero di grassi e poco calorico ma dotato di un buon potere saziante. è una buona scelta anche in caso di dislipidemia, risulta infatti privo di colesterolo, e in caso di intolleranza al lattosio o allergia alle proteine del latte vaccino; risulta particolarmente indicato in caso di dieta vegetariana e vegana, per l'elevato apporto di proteine vegetali, calcio e ferro: i cavolini di Bruxelles sono una buona fonte vegetale di calcio e ferro mentre il tofu (soprattutto se preparato con solfato di calcio) contiene, oltre che proteine, anche buone quantità di calcio; per aumentare l'assorbimento del ferro contenuto nei cavolini è utile introdurre nel pasto una fonte di vitamina C (ad esempio un'insalata condita con succo di limone o arricchita con agrumi a inizio pasto, ottima l'insalata con le arance, oppure agrumi o kiwi a fine pasto). |
Posted on July 27, 2013 at 9:36 AM |
![]() |
La frittura non è sicuramente il metodo di cottura da preferire per una cucina 'dietetica' ed è un metodo non indicato per un regime alimentare che miri ad una diminuzione del peso corporeo e più in generale ad una prevenzione cardiovascolare; tuttavia, se inserita all'interno di un'alimentazione equilibrata e di uno stile di vita corretto ed eseguita correttamente, qualche frittura occasionale può essere concessa senza troppi timori. La frittura resta dunque un metodo di cottura da riservare a poche occasioni ma seguendo alcune semplici regole se ne possono ridurre gli svantaggi.
Verdure in pastella di farina di ceci Tagliare verdure di stagione a scelta a rondelle, fettine sottili, bastoncini, nastri. Preparare una pastella con 10 C di farina di ceci e 10 C di acqua: la pastella preparata in questo modo risulterà piuttosto densa; se si desidera una pastella più fluida aggiungere un cucchiaio d'acqua per volta fino ad ottenere la consistenza desiderata. Portare a temperatura olio extravergine di oliva (in quantità sufficiente a potervi immergere le verdure) in una padella per frittura o in un wok o nella friggitrice; immergere le verdure nella pastella (lasciando colare la pastella in eccesso) e nell'olio caldo poche alla volta (in modo da non farne abbassare eccessivamente la temperatura). Porre le verdure su carta assorbente (in modo da facilitare l'eliminazione dell'olio in eccesso) e salare. Piatto da riservare ad occasioni particolari, evitandone il consumo quotidiano; ideale come antipasto sfizioso ma anche ricco di fibre: la presenza della farina di ceci nella pastella contribuisce ad aumentarne l'apporto proteico e la frittura facilita l'accettazione e l'avvicinamento al consumo di una maggiore varietà di ortaggi da parte dei bambini. |